Torniamo a parlare di nuovi trend di bellezza! Dopo l’introduzione alla N-Beauty, un altro rituale pronto a competere con la routine koreana è quello della J-Beauty.
La caratteristica principale della Japanese Beauty è il saper coniugare la tradizione orientale con l’innovazione tecnologica tramite un mix di ingredienti naturali e ricerca.
La differenza con la K-Beauty
La Japanese Beauty e la Korean Beauty potrebbero sembrare molto simili tuttavia sono diverse. L’aspetto principale è che la routine koreana cura, la routine giapponese previene.
Infatti in Giappone si iniziano ad utilizzare prodotti anti-age già dai 20 anni, proprio con l’intenzione di evitare i danni del sole sulla pelle. Come avevamo visto per la Nordic Beauty poi, la J-Beauty ha anch’essa un approccio olistico che va aldilà dell’aspetto esteriore e cura anche l’interno.
Gli essenziali della J-Beauty
La J-Beauty si compone di pochi passaggi e fa del massaggio un plus fondamentale per la buona riuscita della skincare. Gli step variano da 5 a 7 ma ce ne sono 4 principali ed imprescindibili:
- rimozione del trucco (con i dischetti di cotone giapponese) / detersione
- essenza
- siero o latte
- crema, rigorosamente con protezione SPF
L’obiettivo è quello di ottenere una pelle estremamente idratata e morbida al tatto. L’ingrediente chiave è l’acqua. Basti pensare che nell’antichità, i giapponesi raccoglievano la rugiada per usarla come essenza o lozione per il viso!
Avere una pelle ben pulita e detersa è fondamentale per le donne giapponesi, anche perché è intrinseco nella loro cultura il legame tra purificazione del corpo e purificazione dello spirito. Tutti i sensi, specialmente tatto e olfatto, diventano protagonisti del rituale J-Beauty, perché la cura di sé stessi deve innescare uno stato di benessere anche mentale.
J-Beauty tra innovazione e natura
La semplicità si mescola con la tecnologia, così la J-Beauty è caratterizzata da un’attenzione particolare alle formulazioni.
🌱 Si prediligono gli ingredienti naturali della tradizione millenaria, riconosciuti per le loro proprietà come l’olio di Hinoki, albero sacro. O l’olio essenziale di Yuzu, un agrume coltivato in Giappone ricco di vitamina C usato anche come profumo antistress
🌿 Tra i più famosi attivi ci sono il té verde, il matcha, l’alga kombu e naturalmente il riso che contiene vitamine B ed E per una pelle radiosa e sana
🎎 Non dimentichiamoci che le donne giapponesi aiutano la pelle anche da dentro. Mangiano molta frutta e vitamina C, dalle note proprietà antiossidanti
I brand da tenere d’occhio
Sono sicura che il primo marchio giapponese che vi viene in mente non può che essere Shiseido. E’ stato infatti il primissimo brand ad entrare nel mondo della cosmesi quando fu aperta la prima farmacia nel 1872 nel quartiere di Ginza, a Tokyo. Dalla vendita di medicine passò presto a lozioni e prodotti per la pelle. Negli ultimi anni è stata lanciata la linea Waso, sicuramente di più facile accesso dal punto di vista del prezzo e dedicata ai millennials. E’ ispirata alla tradizione giapponese del washoku, ed è studiata per migliorare l’aspetto della pelle giovane.
Altri marchi della J-Beauty da tenere sotto controllo sono:
- Ruhaku che offre prodotti bio certificati Ecocert Greenlife e che nascono a Okinawa, conosciuta come l’isola della longevità
- Eau de Ki formulata dall’unione di 8 piante della medicina tradizionale orientale e 4 piante officinali occidentali. Un elisir che promette di rigenerare la pelle
- Mitomo
- KOSE
- Tatcha
- SK-II
- Kanebo
- Muji
Avevate già sentito parlare di J-Beauty? Tra le 3 routine che abbiamo analizzato sul blog, qual è quella a cui vi sentite più vicini e perché? Non dimenticate di seguirmi anche su Instagram per altri contenuti a tema beauty!
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